Le graffe napoletane sono delle deliziose e soffici ciambelle fritte e ricoperte di zucchero. Si realizzano principalmente nel periodo carnevalesco, ma in realtà potrete trovarle nelle pasticcerie e nei bar campani praticamente durante l’intero anno!
Si tratta di un dolce dalle origini antiche: le graffe sono, infatti, una rielaborazione dei Krapfen austriaci, diffusi in Campania nel periodo della dominazione austriaca nel corso del XVIII secolo. Solo a partire dal 1830, i Monzù (dal francese monsieur, appellativo dato anticamente ai cuochi professionisti) modificarono la ricetta inserendo nell’impasto le patate, artefici della loro morbidezza: nacquero così le graffe!
Ingredienti
- Patate 300g
- Farina “00” 300g
- Farina manitoba 200g
- Burro 50g
- Zucchero semolato 50g
- Uova 2
- Latte 50ml
- Lievito di birra fresco 25g
- Pizzico di sale
- Vanillina 1 bustina
- Buccia grattugiata di 1 arancia
- Buccia grattugiata di 1 limone
Procedimento
Per cominciare, lessate le patate, spellatele e schiacciatele con lo schiacciapatate. Sciogliete il lievito di birra nel latte.
A questo punto disponete tutti gli ingredienti a fontana: la farina, le patate schiacciate, il burro, lo zucchero, le uova, un pizzico di sale, una bustina di vanillina, la buccia grattugiata di un’arancia e di un limone. Infine, mettere il latte col lievito sciolgo. Mescolate il tutto, prima aiutandovi con una forchetta, poi con le mani. Impastate fino a che l’impasto risulterà liscio.
Ponete l’impasto in una ciotola capiente e lasciate lievitare per 2/3 ore.
Quando l’impasto avrà triplicato il suo volume, rovesciatelo sul piano da lavoro infarinato e fate due pieghe da un lato e due dall’altro. Ricavate delle palline, formate dei “salsicciotti” e chiudeteli all’estremità. Lasciate lievitare per altri 30 minuti.
Dopodiché friggete le vostre graffe in abbondante olio di semi. Quando saranno dorate su entrambi i lati, ponetele su carta assorbente, zuccherate e servite.
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